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Prima dell’avvento dei bidoni di plastica le donne africane usavano la Calebasse, un contenitore derivante  da  grandi zucche africane. L’equilibrio era perfetto,  l’’abilità delle donne permetteva di trasportare l’acqua, riso, miglio, verdure e legumi, materiali di ogni genere, in equlibrio,  sulla testa, spesso portando un bimbo sulla schiena, per chilometri, in compagnia di altre donne.

Ancora oggi in tante zone della Africa, le Calebasses vengono usate giornalmente.

 

Questi contenitori naturali sono un dono della Terra e solo le donne cresciute in quei luoghi sono in grado di utilizzarle.

Perché il nome CALEBASSE

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Intervenire a favore delle popolazioni dell’Africa, in particolare del Sénégal, perché possano utilizzare le risorse proprie.

 

Permettere a giovani di restare nelle loro terre e formarsi, sviluppare la capacità di creare attività e mantenerle.

 

Studiare in scuole che permettano loro di essere scelti sul luogo del lavoro, per impieghi che ancora oggi troppo spesso vengono affidati a stranieri o persone privilegiate.

 

Studiare, lavorare, mantenersi, senza esporsi a difficili/tragiche scelte  di emigrazione.

ALCUNI DEI NOSTRI OBIETTIVI

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LO SCOPO È CHE POSSANO UTILIZZARE LE PROPRIE PREZIOSE RISORSE

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E POI...

Oltre   alle formazione professionale dei giovani, si rivolge al sostegno di  piccole attività di  madri  sole e  di famiglie in difficoltà, perché possano provvedere ai figli, al loro nutrimento, alla  loro salute e permettere loro di  frequentare la scuola di base.

 

Calebasse si occupa anche  della protezione della terra, con iniziative dedicate alla coltivazione sostenibile, al riciclo e al trattamento dei materiali utilizzati.

SIAMO CONVINTI CHE IL CAMBIAMNETO SIA NELLE PICCOLE REALTÀ

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